Distretto Biologico dell’Appennino Bolognese: valorizzare il territorio e le produzioni agroalimentari tipiche.
COMUNICATO STAMPA
“Il biodistretto che vorrei…”. La parola passa ad operatori e cittadini dell’appennino bolognese. Incontri pubblici ed un Sito Web per raccogliere le opinioni e le aspettative del territorio. Consultabili tutti i documenti tecnici, i dati del biologico, le interviste e gli impegni delle Unioni di Comuni.
Il progetto di fattibilità di un distretto biologico dell’Appennino bolognese entra nella fase più viva e partecipata. La parola passa ad operatori e cittadini. Chiunque potrà dire la sua opinione sulle produzioni agroalimentari biologiche, sul loro contributo al rilancio dell’agricoltura appenninica, su come valorizzarle dal punto di vista commerciale, turistico e territoriale, sull’utilità di un distretto biologico organizzato, sugli obiettivi pratici da perseguire, sulle collaborazioni e sugli impegni dei comuni, sulle possibili forme di autogoverno. Le opinioni raccolte costituiranno l’indispensabile “contributo dal basso” postulato dall’Unione europea per i progetti GAL, nonché la guida per l’elaborazione finale delle proposte di statuto e di programmi d’attività del distretto biologico.
Il GAL, in collaborazione con le Unioni dei Comuni appenninici, promuove per i mesi di novembre e dicembre un ampio programma di incontri pubblici e, a partire da oggi, apre un apposito sito web (progettodistrettobio.bolognappennino.it) collegato ad una pagina Facebook (Progetto Distretto Biologico dell’Appennino Bolognese) dove tutte le persone interessate potranno esprimersi direttamente, confrontarsi con gli altri portatori di interesse, interloquire direttamente con i referenti del progetto GAL e, conclusivamente, verificare, nella massima trasparenza, l’esito dei diversi contributi.
Nel sito web progettodistrettobio.bolognappennino.it sono inoltre consultabili i documenti tecnici disponibili, i dati delle superfici agricole biologiche suddivise per Comune e per ambito GAL (33% con picchi dell’80, 75 e 74 per cento a Loiano, Monterenzio e Castel del Rio), i report delle 90 interviste realizzate sull’argomento (confermato interesse alle produzioni naturali”, soprattutto se con chiara origine identitaria e a km0), gli impegni e i commenti dei sindaci delle Unioni di Comuni e di altre personalità locali e non.
Sasso Marconi, 17 ottobre 2019