Il GAL Appennino Bolognese
(Gruppo di Azione Locale dell’Appennino Bolognese)
Il Gruppo di Azione Locale (GAL) dell’Appennino Bolognese è una società consortile a responsabilità limitata, costituita il 20 dicembre 2002 per attuare il Piano di Azione Locale (PAL) LEADER.
All’interno del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Emilia-Romagna 2014-2020, il GAL opera nell’attuazione della Misura 19 “Sostegno allo sviluppo Locale LEADER”, misura che sostiene lo sviluppo locale di tipo partecipativo nelle zone rurali a livello di territori subregionali specifici.
Gli ambiti tematici su cui il GAL Appennino Bolognese si propone di operare nella Programmazione 2014-2020 sono primariamente il “Turismo sostenibile” e, in raccordo ad esso, lo “Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agroalimentari, forestali, artigianali e manifatturieri)”.
La società è costituita da un partenariato pubblico-privato che comprende Enti pubblici, associazioni di categoria e soggetti privati che rappresentano il tessuto economico e sociale del territorio.
Nella gestione delle risorse assegnate dall’Autorità di Gestione Regionale per l’attuazione della Strategia di Sviluppo Locale LEADER di tipo partecipativo, il GAL, fra gli altri compiti, dovrà: rafforzare la capacità dei soggetti locali di elaborare e attuare operazioni, anche stimolandone le capacità di gestione dei progetti, preparare e pubblicare gli inviti a presentare proposte o un bando permanente per la presentazione di progetti, compresa la definizione dei criteri di selezione, ricevere e valutare le domande di sostegno.
Nello specifico, i compiti assegnati ai Gruppi di Azione Locale sono regolamentati dall’articolo 34 del Reg. UE 1303/2013 e dall’articolo 42 del Reg. UE 1305/2013.
I principi dello Sviluppo Locale di tipo partecipativo
L’espressione “sviluppo locale di tipo partecipativo” è utilizzata dalla Commissione europea per descrivere un approccio che rovescia radicalmente la tradizionale politica di sviluppo di tipo “top-down” (dall’alto verso il basso) introducendo l’approccio “bottom-up” (dal basso all’alto). Con il CLLD è direttamente il territorio a formare un partenariato locale che elabora e attua una strategia di sviluppo integrato. La strategia è concepita in modo da svilupparsi sulla base dei punti di forza sociali, ambientali ed economici, ossia sul patrimonio della comunità, piuttosto che limitarsi a compensarne i problemi.
E’ possibile scaricare i Regolamenti di riferimento della Società.